L'Associazione LILA, assieme a Cittadinanzattiva, Nadir e Plus, promuove una petizione per l'accesso alle terapie innovative contro l'Epatite C
da parte dei cittadini che presentino una situazione di co-infezione.
Ecco una parte del testo condiviso da LILA: "Nonostante una co-infezione da Hiv, Epatite C, Epatite B e l'emofilia - una malattia che provoca gravi problemi di coagulazione del sangue, Carlo non ha accesso ai nuovi farmaci anti Hcv. Ma se il suo fegato raggiungesse lo stadio gravità necessario per ottenerli secondo i criteri oggi stabiliti da Aifa, sarebbe troppo tardi per lui. Carlo (nome di fantasia) ci ha inviato una forte lettera di richiesta di aiuto nei mesi scorsi. Con il suo consenso, abbiamo deciso di inviarla alla ministra della Salute Beatrice Lorenzin e, successivamente, di pubblicarla. È nata così la petizione "Carlo non deve morire" che è stata lanciata a luglio dal sito firmiamo.it e che, finora, ha raccolto l'indignazione di quasi 5.000 cittadini. La rilanciamo oggi, insieme alle associazioni Nadir e Plus, con l'obiettivo di raccogliere un numero ancora maggiore di firme, per chiedere all'Aifa una revisione dei criteri oggi definiti per l'accesso alle nuove cure."
Leggi la notizia e firma la petizione"CARLO NON DEVE MORIRE: L'AIFA GLI CONCEDA LE MEDICINE!"CARLO NON DEVE MORIRE: L'AIFA GLI CONCEDA LE MEDICINE!"