Aifa rivede il sistema delle note di credito per Sovaldi. M5S: “Dietrofront grazie a noi”.
L’Agenzia del farmaco ha approvato una nuova determina
che rivede l’ambito di applicazione del sistema delle note di credito al posto del pay back: “Necessario scongiurare il rischio di un rallentamento dell’accesso dei pazienti ai nuovi farmaci”. I Cinque Stelle: “L’Aifa è stata costretta a fare retromarcia”. LA NUOVA DETERMINA.
L’Aifa rivede la sua precedente determina del 4 novembre 2015 e limita la possibilità di utilizzare note di credito al posto del pay back. Esse infatti potranno essere intestate esclusivamente alle strutture sanitarie ospedaliere acquirenti a compensazione di fatture emesse dall'azienda farmaceutica e non ancora saldate, per le quali siano già scaduti i termini di pagamento pattuiti, per importi non superiori a quelli delle medesime fatture.
Le note di credito non vincolano in alcun modo l'azienda sanitaria rispetto ad acquisti futuri nei confronti della azienda farmaceutica, in quanto limitate a un effetto compensatorio di debiti-crediti pregressi.
L’Aifa è giunta a queste conclusioni in base alle seguenti considerazioni riportate in premessa alla nuova determina pubblicata sulla Gazzetta del 19 febbraio scorso:
- Considerato che la nota di credito è una rettifica in riduzione del prezzo di fatturazione dell'acquisto di farmaci effettuato, che può essere utilizzato dai centri acquirenti in compensazione delle fatture;
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